Ottocervo, sorprendente editrice tarantina

Ottocervo è il nome della sorprendente editrice tarantina di fumetti nata nel 2020, in pieno lockdown. Ha esordito nell'ottobre 2021 e ha finora pubblicato quattro volumi:

Frita Camerette. Un romanzo (rosa) a fumetti (ottobre 2021)

Ivan Appio Tutti eroi (maggio 2022)

Rocco Casulli Ritagli di giornale (luglio 2022)

Gitrop Blue skin (novembre 2022)

Gli autori sono tutti alla loro opera prima.
Questo blog si occupa di autori tarantini e quindi analizzerò il volume dell'unico autore tarantino sinora pubblicato da Ottocervo: Rocco Casulli.

Ritagli di giornale ha evocato in me ricordi lontanissimi nel tempo e mi ha emozionato.
La storia ha molti elementi al suo interno che mi hanno riportato alla mia infanzia e alla mia adolescenza, ma non solo.
Da ragazzo, ritagliavo le pubblicità dei film in programmazione nelle sale tarantine dalle pagine del Corriere del Giorno - quotidiano al quale mio padre era abbonato - e le incollavo sul mio diario scolastico.
Ricordo quando qui, nel mio piccolo paesino di 16000 abitanti, c'era una sola edicola, dove arrivava tutto (ma proprio tutto) quello che veniva pubblicato in Italia.
La mia lettura preferita erano i fumetti, naturalmente e i super eroi Marvel, in modo particolare.
Inevitabile il confronto con i giorni nostri, evidenziato anche in Ritagli di giornale, con un'inesorabile involuzione: oggi in Italia le edicole (quelle esclusive, cioè che vendono solo giornali) chiudono a migliaia nel corso di un anno solare (più di 4000 nel solo 2019, secondo i dati del Sindacato Nazionale Giornalai Italiani, SINAGI). La causa principale è la diminuzione progressiva della vendita dei quotidiani cartacei, documentata dai dati di diffusione forniti dai maggiori quotidiani italiani.
I pochi fumetti italiani che escono ancora in edicola (anche se con tirature ritoccate molto verso il basso) sono quelli storici, direi quasi immortali. Su tutti Tex, Zagor e Diabolik, che nel 2022 festeggia i suoi sessant'anni di vita editoriale.
Per me ci sono anche ricordi tragici legati ad un incidente stradale, che è poi il punto di partenza della storia raccontata da Rocco Casulli, giovanissimo fumettista nato a Palagiano.
Grande emozione nel leggere la vicenda di Diana, anziana signora che ha vissuto quasi tutta la propria vita chiusa in casa.
Ritagli di giornale è una storia per tutti e con pochi, pochissimi dialoghi che lasciano grande spazio alle immagini. E in quella lunghissima sequenza di vignette senza parole, le immagini "parlano" da sole e raccontano e dicono tanto.

Per onestà intellettuale, devo fare delle considerazioni personali su Ottocervo e sugli autori tarantini.
La presenza di un'editrice di fumetti a Taranto è una vera manna dal cielo. Una iniziativa del genere andrebbe lodata sostenuta e incoraggiata, a prescindere e senza remore alcune.
Ottocervo è da considerare un vero miracolo e va difesa con i denti!
Io, però, fossi stato in Cotrona, De Francisco e Mandese, avrei attinto subito al territorio, magari con lo stesso Casulli e i suoi Ritagli di giornale, piuttosto che partire con Camerette.
Tanto di cappello a Frita, ma una casa editrice tarantina che lancia la sfida esordendo con un autore tarantino (anch'egli esordiente), avrebbe avuto più senso e un impatto maggiore...
Come ho scritto più volte - qua e là nei miei articoli, pubblicati sui vari giornali coi quali collaboro - quando si parla della Città dei Due Mari è inevitabile il riferimento al fumo delle ciminiere, all’inquinamento, all’ex-Ilva, ma men che mai al Fumetto.
Eppure Taranto ha dato i natali a Maestri come Ivo Pavone (che possiamo considerare il capostipite dei fumettisti di origini tarantine), Angelo Todaro (che ha disegnato di tutto: da The Phantom a Kriminal, da Mandrake a Turok, fino a Tex, seppur non citato nei credits), Sal Velluto (il primo italiano a collaborare con i colossi americani Marvel e DC) e Vincenzo Nisco (art director nel campo dei film d’animazione Disney e Cavaliere della Repubblica per meriti artistici). Ma l’elenco dei professionisti del fumetto è lunghissimo e giunge sino ai giorni nostri: Dante Spada, Teresa Marzìa, Squaz, Emanuele Boccanfuso, Alessandro Vitti, Walter Trono, Gianfranco Vitti, Tonio Vinci (altro autore di Palagiano), Holdenaccio e l'intraprendente Nicola Sammarco, che ha da poco aperto, nel cuore della Città Vecchia, la sua scuola di fumetto e animazione, dopo aver fondato uno studio di produzione cinematografica d’animazione.
Gian Marco De Francisco, uno dei fautori di Ottocervo, è lui stesso un fumettista, oltre ad aver ideato Grafite, altra scuola tarantina di fumetto con diramazioni a Lecce e Bari.
Sicuramente avrò dimenticato qualcuno, ma li trovate (tutti) sul numero unico di Nuvolette uscito questo mese (vedi post precedente).

Nell'ottobre dello scorso anno, proprio in concomitanza con il lancio del primo volume, Camerette, contattai Maurizio (Cotrona), una delle anime di Ottocervo, persona verso la quale nutro un profondo sentimento di stima, e gli proposi di intervistarlo, insieme a Mandese e De Francisco, per la rivista Fumo di China. Lui accettò immediatamente, ma poi, inviate le domande via mail, non se ne fece più nulla.
Resta il rammarico per l'intervista mancata e resta anche una domanda - tra le altre - senza risposta: "Vi è balenata per un momento l’idea di attingere subito al territorio e magari di dedicare ai fumettisti tarantini una collana?".
Ma, tranquilli, c'è ancora tanto, tantissimo tempo per rispondere...

In bocca al lupo Ottocervo!

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